Come si può definire il rapporto che intercorre tra un essere umano ed un insieme di metallo e plastica, di rumore e potenza?
In teoria una creatura con i pollici opponibili ed una lunga evoluzione alle spalle non dovrebbe tornare indietro nel tempo ed adorare feticci inanimati o compiere gesti rituali al solo fine di compiacere una non meglio definita entità.
Questo però è quello che succede ai motociclisti, essi si stupiscono nel ritrovarsi nella penombra di un garage mentre parlano con la loro moto.
Non è certo solo questo ciò che rende un vero motociclista una persona dalle strane abitudini ed ancora più strani rituali.
I motociclisti veri si salutano quando si incrociano per strada facendo fiammeggiare gli occhi delle creature che cavalcano indomiti, si danno mutua assistenza in ogni parte del globo se si trovano in difficoltà, si ritrovano sempre negli stessi luoghi, dove parlano soltanto di moto.
Sono convinto che spesso due persone che nella vita normale non si sopporterebbero quando si incontrano in sella ad una moto e condividono una passione riescono a trovare un punto di incontro che gli permette di socializzare.
Un vero "biker" gode quando durante il suo viaggio fronteggia difficoltà che ad un normale essere umano sembrerebbero pazzesche, egli vuole attraversare uragani, percorrere migliaia di kilometri, fermarsi in posti dove poter ammirare il paesaggio, ma solo se ha con se la sua moto...
Fa fotografie della moto al tramonto, della moto sul mare, della moto sporcata dal viaggio.... fotografa solo lei e documenta le cose che vuole condividere con le persone care.
Per questo una moto non può essere considerata un ammasso di ferraglia inanimata, è il mezzo ed il tramite tra tra esseri umani diversi, è un rimedio naturale alle incomprensioni, è un mezzo di fuga dai problemi (che ovviamente ti aspettano al ritorno).
Un viaggio in moto tiene conto del percorso, è il viaggio stesso, la destinazione molte volte non conta, anche perché l'unica destinazione che un motociclista si prefigge è il punto di partenza, tutto quello che viene in mezzo va bene....
Io stesso mi sorprendo nel mio garage con uno straccetto in mano a togliere inesistenti granelli di polvere dalla moto mentre le parlo sottovoce, a fumare una sigaretta seduto sul panchetto da officina accanto a lei, ad osservare se sta bene, se ha bisogno di qualche carezza ulteriore..
Sono convinto però che lei (dovrei dire loro visto che sono tre), mi ripaga delle attenzioni che le do, riuscendo a darmi sensazioni uniche e profumi di libertà...
Il freddo, la pioggia, le difficoltà, per un motociclista sono solo cose che rendono il suo viaggio più interessante e memorabile.
Se i potenti del mondo fossero tutti motociclisti vivremmo sicuramente in pace ed in armonia
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